«Non fidarti di chi dice che è solo un gioco. Il gioco, come sanno bene i bambini, è una cosa seria, molto seria. E il calcio lo è in modo particolare. Non perché muove miliardi, ma perchè muove le passioni». da "La palla è rotonda" di Aldo Maria Valli
Obiettivo calcio
giovedì 11 aprile 2013
Amburgo, un barbecue per il perdono dei tifosi
Perdi 9-2 in campionato. Contro il Bayern Monaco, d'accordo, non l'ultima arrivata. Ma la batosta resta. E i tuoi sostenitori non possono certo fare salti di gioia. Roba da ricamarci sopra per i prossimi dieci anni. Cori di scherno? Contestazioni? Sciopero del tifo? Dimissioni del tecnico? In Germania il calcio è roba seria, ma a differenza nostra sanno anche prenderla con filosofia. Così ad Amburgo, dopo il pesante ko, la squadra di casa ha pensato bene di farsi perdonare con un'iniziativa tanto spontanea quanto insolita. Mirata a rasserenare l'ambiente e a sdrammatizzare. Nessun processo. Certo, la società ci ha voluto ragionare sopra, ha chiamato a rapporto mister Fink, ma non è stato preso alcun provvedimento: «Dobbiamo reagire tutti insieme» ha detto il direttore sportivo Frank Arnesen, ex campione danese. «Abbiamo analizzato gli errori commessi, tanti davvero. Ma guai a soffermarsi troppo sul passato. Guardiamo avanti e siamo tutto in queste ultime partite».
I giocatori, su idea di Van der Vaart, hanno proposto allora un gesto distensivo. A fine mese offriranno a tutti i tifosi un gigantesco barbecue a base di salsicce, bistecche e wurstel, con abbondante annaffiatura di birra, pagato di tasca propria. Appuntamento al campo di allenamento. Con piatti, bicchieri e tovaglioli. Altro che striscioni offensivi. Bella lezione.
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