Obiettivo calcio

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martedì 31 maggio 2016

Cultura della sconfitta - La bella lezione di Chaves al Giro d'Italia

Cari ragazzi, ascoltate bene e tenete a memoria. Questo è lo spirito con cui vivere lo straordinario fascino dello sport. Nella buona e nella cattiva sorte. Alti e bassi che fanno parte della vita di tutti i giorni e che vanno affrontati con spirito sereno. Perché ogni istante della nostra esistenza, bello o brutto che sia, è un dono meraviglioso. Impariamo da quel grande campione che è Esteban Chaves!!!


lunedì 30 maggio 2016

Final Eight Primavera - Il Torino si regala il derby, ma perdono i tifosi

Torino-Atalanta 1-0

TORINO (4-3-3): Zaccagno - Carissoni, Mantovani, Friedenlieb, Procopio - Zenuni (26' st Segre), Osei, Piccoli - Traoré, Tobaldo (33' st Debeljuh), Candellone (42' st Novello). All. Longo
ATALANTA (4-3-3): Mazzini - Zambataro, Kresic, Gatti, Asmah - Gasperoni (5' st Demba), Ranieri, Castellano - La Vigna, Tulissi (12' st Giussani), Lunetta (20' st Di Rocco). All. Bonacina.

Arbitro: Perotti di Legnano.
Reti: 26' pt Candellone.
Ammoniti: Candellone, Traoré, Mantovani.
Espulsi: al 49' st Kresic e Tulissi (dalla panchina) per proteste.



Un gol da cineteca (la prodezza con cui Candellone decide la sfida è da manuale del calcio) e un portiere (Zaccagno) che, vista la propensione alla linea verde di Mihajlovic, potrebbe presto diventare più di una semplice opzione nel roster granata della prossima Serie A. La differenza fra Torino e Atalanta, riassunta per sommi capi, è tutta qui. Il resto parla della conferma di due grandi scuole calcistiche, fra le poche (pochissime...) a brillare per impegno, investimenti e risultati raggiunti, vedi la terza finale-scudetto consecutiva a livello Primavera conquistata dai granata.

IL MEGLIO & IL PEGGIO

Nelle file del Toro, interessante la spinta sulla destra garantita dal laterale Carissoni. Atalanta non sempre sicura nelle retrovie (dove Zambataro ha sofferto Candellone) e tradita dalla giornata non brillantissima di Tulissi: meglio di lui ha fatto il subentrante Giussani. Ma dietro la lavagna finiscono soprattutto i tifosi, che al termine della partita hanno dato vita a una vergognosa gazzarra nelle strade adiacenti allo stadio Braglia di Modena. Si può? Sì, purtroppo si può... Alla faccia dei tanti richiami al fair play.

Nella foto, Candellone del Torino.   


Final Eight Primavera - All'utlimo assalto esulta la Juventus

Juventus-Empoli 4-2



JUVENTUS (4-3-3): Audero - Lirola, Romagna, Blanco Moreno, Zappa (40' st Coccolo) - Macek, Bove (10' st Touré), Cassata - Kastanos, Favilli, Pozzebon (45' st Kean). All. Grosso.
EMPOLI (4-3-3): Gacomel - Borghini, Meroni (22' st Zini), Bruni, Carradori - Bellini, Dioussé (39' st Fantacci), Traoré - Mosti, Piu (33' st Olivieri), Picchi. All. Mutarelli.

Arbitro: Zanonato di Vicenza.
Reti: 22' pt Favilli (J), 37' Bellini (E); 11' st Pozzebon (J), 16' Piu (E), 32' Favilli (J), 44' Cassata (J).
Ammoniti: Bruni, Mosti, Pozzebon, Cassata, Meroni.
Spettatori: 1.500.

Dopo la conquista della Viareggio Cup e la finale (persa contro l'Inter) di Coppa Italia, la Juventus si conferma protagonista della stagione entrando nelle semifinali-scudetto, dove i bianconeri (quasi da non crederci) mancavano da ben dieci anni, ovvero dal baby tricolore del 2006 conquistato a Rimini con una squadra monstre di cui facevano parte Marchisio, Giovinco, Criscito, De Ceglie, Maniero e Paolucci (hai detto niente...). Vittoria maturata però soltanto nell'ultimo quarto d'ora, quando le gambe del coriaceo Empoli (squadra di lotta esaltata da due carichi pesanti come Piu e Dioussé, aggregati in pianta stabile al gruppo di Serie A, e dal gioiellino classe 2000 Traoré) si sono inevitabilmente appesantite, dopo aver più volte messo a dura prova la tenuta della retroguardia bianconera, non sempre registrata a dovere e salvata in un paio di occasioni dalla bravura di Audero.

IL MEGLIO & IL PEGGIO

Inutile girarci attorno: la "fisicità" di Matteo Favilli ha spostato gli equilibri in area di rigore, dove il ragazzo sa essere implacabile finalizzatore pur senza sottrarsi al dialogo con i compagni, che (specie Kastanos e Pozzebon) sanno girargli attorno con intelligenza, sfruttandone le sponde e i movimenti mai fini a se stessi. Da rivedere la fase difensiva del terzetto di centrocampo, a disagio negli uno contro uno e talvolta sorpreso dalle accelerazioni empolesi. Sulla sponda toscana va sottolineata, a dispetto dell'età, la faccia tosta di Traoré e il dinamismo di Bellini, ma dietro la coperta è parsa un po' troppo corta per legittimare ulteriori ambizioni.   






Nelle foto, dall'alto, Favilli (Juventus) e Traoré (Empoli).

sabato 28 maggio 2016

Final Einght Primavera - Roma di slancio in semifinale

Roma-Virtus Entella 2-0

ROMA (4-3-1-2): Crisanto - De Santis, Capradossi, Marchizza, Pellegrini (27' st Anocic) - Machin, Vasco, D'Urso - Di Livio (41' st Spinozzi) - Tumminello, Ponce. All. De Rossi
VIRTUS ENTELLA (4-3-1-2): Siaulys - Ferrante, Stefanelli, Pellizzari, Baraye (39' st Semprini) - Havlena (20' st Castagna), Di Paola, Sene Pape - Coppola - Moreo (9' st Puntoriere) Mota Carvalho. All. Castorina

Arbitro: Privitera di Bologna.
Reti: 28' pt Ponce; 38' st Machin.
Ammoniti: Pellegrini, Machin, Tumminello.
Spettatori: 2.000.

Organizzata, matura, cinica, determinata. La Roma approda con merito in semifinale al termine di una gara gestita con lucidità, di fronte a un'Entella che, specie nel primo tempo, si è confermata squadra solida e affatto disposta a recitare quella parte di Cenerentola che molti le avevano attribuito. Avvio in sordina, per i giallorossi, un po' troppo frenetici e ingabbiati dalla densità ligure di centrocampo. Poco prima della mezz'ora la svolta: fraseggio al limite dell'area, Entella che si lasciava attrarre dal pallone e D'Urso che trovava l'imbucata giusta per Ponce, bravo a battere in uscita Siaulys. Due ottimi interventi di Crisanto, su Mota Carvalho prima e Baraye poi (i migliori nelle file dell'Entella), blindavano il risultato e in dirittura d'arrivo Machin (stilettata di destro a pelo d'erba su ennesimo assist di D'Urso) metteva la firma sul raddoppio. Roma qualificata, Entella a testa alta.




IL MEGLIO & IL PEGGIO

Nella Roma, vanno sottolineate la solidità difensiva garantita da Capradossi e Marchizza, il senso tattico di Vasco, l'ispirazione di D'Urso, le fiammate della trottola Di Livio, la personalità di Machin. Resta un punto interrogativo l'argentino Ponce che, gol a parte (e non è comunque poco), si è visto solo a sprazzi, ancora al di sotto della fama che ne ha accompagnato lo sbarco in Italia. Entella riassunto nell'estro del portoghese Mota Carvalho, attaccante che abbina solidità fisica a movenze da funambolo (pericoloso quando punta l'uomo con un gioco di gambe da incantatore di serpenti), e dall'inesauribile vitalità di Baraye sulla fascia sinistra. All'intessante gruppo di Castorina (sette esordienti in B negli ultimi due anni) è solo mancata la continuità d'azione: la luce si è accesa a intermittenza e nella seconda parte di gara è pure finita la benzina. Resta però una stagione super che conforta l'attento lavoro della società nel vivaio. 






Nelle foto, dall'alto, Machin e Mota Carvalho.

Final Eight Primavera - Inter avanti ai rigori, rammarico per il Palermo

Inter-Palermo 3-3 dts, 8-6 dopo i rigori 




INTER (4-4-2): Radu - Gyamfi, Gravillon, Della Giovanna (12' pts Pinamonti), Miangue - Delgado (14' st Bakayoko), De Micheli, Zonta, Baldini - Manaj, Correia (36' st Kouame). All. Vecchi

PALERMO (3-5-2): Marson - Pirrello, Punzi, Giuliano (34' st Tafa) - Grillo, Costantino, Toscano, Ferchichi, Pezzella (21' st Maddaloni) - La Gumina, Bonfiglio (24' st Lo Faso). All. Bosi.

Arbitro: Amabile di Vicenza.
Reti: 3' pt Ferchichi (P), 11' Manaj (I); 33' st Lo Faso (P), 35' Manaj (I); 5' pts Lo Faso (P), 15' Kouame (I).
Rigori: Manaj (I), gol, La Gumina (P) gol, Pinamonti (I) gol, Lo Faso (P) traversa, Zonta (I) gol, Ferchichi (P) gol, Bakayoko (I) gol, Maddaloni (P) gol, Gyamfi (I) gol.
Ammonti: Giuliano, Pezzella, Zonta, Punzi, Maddaloni, De Micheli, Lo Faso.
Espulso: 2' sta allenatore dell'Inter Vecchi.
Spettatori: 1.000. 

Inter col fiatone, costretta per tre volte alla rimonta prima di acciuffare la semifinale ai rigori con una serie perfetta (cinque su cinque). Palermo mai domo, soltanto tradito dal dischetto dal giocatore (il talentuoso Lo Faso, attaccante della Nazionale Under 18) che però con una doppietta aveva avuto il merito di tenere in partita i rossonero. Una traversa di differenza, dopo che l'Inter ne aveva colpite ben due nei tempi regolamentari, con Manaj e De Micheli. Scarto minimo di una gara giocata a strappi e vissuta più sulle individualità che sulla manovra collettiva.





IL MEGLIO & IL PEGGIO

Di Lo Faso abbiamo detto. Sul fronte nerazzurro, l'albanese Manaj, arrivato dalla prima squadra a dar man forte alla squadra di Vecchi, ha sì spostato gli equilibri, ma anche messo a nudo tutti i limiti di una categoria come la Primavera: passo e personalità di un giovane già "fatto" come Manaj sono altra cosa rispetto al modesto traccheggiare di tanti compagni e avversari. Ecco perché occorre rivisitare quanto prima questo campionato per renderlo più competitivo e formativo rispetto agli standard professionistici internazionali. E a proposito di modestia, l'imbarazzante cavallone Miangue, messo spesso alle corde dal vivace Grillo, fa ancora una volta riflettere sull'opportunità di riempire i nostri vivai con scariolate di stranieri di dubbia consistenza tecnica e, soprattutto, tattica.

Nelle foto, dall'alto, Manaj e Lo Faso.

giovedì 26 maggio 2016

Final Eight Primavera - Domani il via, ecco le rose delle finaliste

Domani, allo stadio Braglia di Modena (ore 20.30), parte la caccia al tricolore Primavera. Nel primo quarto di finale scenderanno in campo Inter e Palermo, rivincita della Viareggio Cup che a fine marzo, in semifinale, vide i rosanero battere 3-2 i campioni uscenti allenati da Stefano Vecchi. Dunque un avvio di altissimo livello, anche perché la vincitrice potrebbe dover affrontare nel turno successivo la forte Roma, impegnata sabato a Sassuolo (ore 17.30) contro la rivelazione Entella. Domenica, ultimi due quarti: a Sassuolo (ore 15.30), Juventus-Empoli; a Modena (ore 18.15), Torino-Atalanta.

Queste le rose delle otto squadre finaliste:

Atalanta (all. Valter Bonacina)

PORTIERI: Stefano Mazzini (1998), Alessandro Turrin (1997).
DIFENSORI: Patrick Kojo Asmah (1996), Andrea Boffelli (1997), Alberto Dossena (1998), Riccardo Gatti (1997), Anton Kresic (1996), Stefano Marchetti (1998), Christian Mora (1997).
CENTROCAMPISTI: Thomas Bolis (1998), Fabio Castellano (1998), Alphousseyni Lamine Pape Demba (1997), Matteo Gasperoni (1998), Davide Ghidini (1998), Marco Giussani (1998), Nicholas La Vigna (1997), Gabriel Lunetta (1996), Lorenzo Migliorelli (1998), Roberto Ranieri (1997), Alessandro Sala (1997), Luka Susnjara (1997), Tiziano Tulissi (1997), Eyob Zambataro (1998).
ATTACCANTI: Denis Di Rocco (1997), Luca Tomas (1998), Nicolas Napol (1996), Simone Mazzocchi (1998).

Empoli (all. Massimo Mutarelli)

PORTIERI: Alessandro Giacomel (1998), Lapo Motti (1998), Alberto Pellegrini (1998).
DIFENSORI: Lorenzo Barsotti (1998), Diego Borghini (1997), Leonardo Bruni (1997), Luigi Buscè (1998), Lapo Carradori (1998), Federico Gemignani (1998), Elio Giampà (1998), Lorenzo Gremigni (1998), Andrea Meroni (1997), Davide Seminara (1998), Alessio Zini (1998).
CENTROCAMPISTI: Tommaso Fantacci (1997), Francesco Mestre (1997), Alberto Picchi (1997), Filippo Bellini (1998), Davide Buglio (1998), Samuele Damiani (1998), Paolo Di Leo (1998), Katriel Islamaj (1998), Nicola Mosti (1998), Davide Zappella (1998).
ATTACCANTI: Romani Tchanturia (1996), Aurelio Falorni (1998), Mattia Giani (1998), Carlo Manicone (1998), Andrea Zini (1998).

Entella (all. Giampaolo Castorina)

PORTIERI: Mattia Balistreri (1997), Daniel Salvalaggio (1998), Ovidijus Siaulys (1999).
DIFENSORI: Joel Baraye (1997), Luca Casagrande (1998), Lorenzo Ferrante (1997), Stefano Pellizzari (1997), Francesco Scionti (1997), Tommaso Sgarra (1997), Nicola Stefanelli (1997), Sergi Tobia (1998).
CENTROCAMPISTI: Sofiane Eddy Ahmed Kadi (1997), Matteo Allucci (1998), Edoardo Battaglia Busacca (1998), Marco Castagna (1998), Andrea Cirrincione (1997), Isaac Cleur (1998), Fausto Coppola (1997), Manuel Di Paola (1997), Jan Havlena (1998), Linas Megelaitis (1998), Ibrahima Sene Pape (1996).
ATTACCANTI: Luca De Martini (1997), Riccardo Moreo (1996), Dany Mota Carvalho (1998), Francesco Puntoriere (1998), Mauro Semprini (1998).

Inter (all. Stefano Vecchi)




PORTIERI: Michele Di Gregorio (1997), Marco Pissardo (1998), Andrei Ionut Radu (1997).
DIFENSORI: Fabio Della Giovanna (1997), Tommaso Equizi (1997), Andreaw Rayan Gravillon (1998), Bright Gyamfi (1996), Alessandro Mattioli (1998), Senna Miangue (1996), Stefan Razvan Popa (1997), Alessandro Sobacchi (1997).
CENTROCAMPISTI: Mattia Bonetto (1997), Enrico De Micheli (1997), Jimmy Tchaoule (1997), Loris Zonta (1997).
ATTACCANTI: Samuel Darko Appiah (1997), Axel Mohamed Bakayoko (1998), Enrico Baldini (1996), Alessandro Bollini Frigerio (1998), José Correia (1996), Pedro Miguel Gomes Delgado (1997), Christian Michael Kouame Kouakou (1997), Andrea Pinamonti (1999), Boris Rapaic (1997).

Juventus (all. Fabio Grosso)

PORTIERI: Patrick Consol (1998), Mattia Del Favero (1998), Leonardo Vitali (1998).
DIFENSORI: Pietro Beruatto (1998), Carlos Blanco Moreno (1996), Luca Coccolo (1998), Pol Mikel Lirola Kosok (1997), Giulio Parodi (1997), Filippo Romagna (1997), Yoan Severin (1997), Alessandro Vogliacco (1998), Claudio Zappa (1997).
CENTROCAMPISTI: Gabriele Bove (1998), Francesco Cassata (1997), Alessandro Eleuteri (1998), Grigoris Kastanos (1998), Roman Macek (1997), Simone Muratore (1998), Stefano Pellini (1997), Oumar Touré (1998), Joss Didiba (1997).
ATTACCANTI: Luca Clemenza (1997), Alessio Di Massimo (1996), Andrea Favilli (1997), Fabio Morselli (1998), Nicolò Pozzebon (1997), Guido Nahuel Vadalà (1997).

Palermo (all. Giovanni Bosi)

PORTIERI: Fabrizio Alastra (1997), Alessandro Di Franco (1997), Leonardo Marson (1998).
DIFENSORI: Eugenio Dalia (1997), Francesco Flauto (1998), Ciro Formisano (1998), Simone Giuliano (1997), Rosario Damiano Maddaloni (1998), Giuseppe Pezzella (1997), Andrea Punzi (1997), Shaqir Tafa (1998).
CENTROCAMPISTI: Rosario Costantino (1997), Housem Ferchichi (1996), Emanuele Gattabria (1998), Paolo Grillo (1997), Ferdinando Maniscalchi (1998), Loris Marinali (1998), Luca Palmisano (1997), Giorgio Pane (1998), Marco Toscano (1997), Antonino Tramonte (1998).
ATTACCANTI: Francesco Bonfiglio (1997), Alessio Galici (1998), Antonino La Gumina (1996), Simone Lo Faso (1998), Salvatore Maggio (1997), Vincenzo Plescia (1998).

Roma (all. Alberto De Rossi)


PORTIERI: Lorenzo Crisanto (1998), Ionut Alin Pop (1997), Andrea Romagnoli (1998).
DIFENSORI: Nura Abdullahi (1997), Silvio Anocic (1997), Elio Capradossi (1996), Stefano Ciavattini (1998), Eros De Santis (1997), Riccardo Marchizza (1998), Denis Omic (1999), Andrea Paolelli (1997), Luca Pellegrini (1999), Niccolò Tofanari (1998).
CENTROCAMPISTI: Alessandro Bordin (1998), Lorenzo Di Livio (1997), Christian D'Urso (1997), Lorenzo Grossi (1998), José Machin (1996), Kevin Mendez (1996), Emanuele Ndoj (1996), Emanuele Spinozzi (1998), Lorenzo Vasco (1997).
ATTACCANTI: Filippo Franchi (1998), Ezequiel Ponce (1997), Edoardo Soleri (1997), Marco Tumminello (1998).

Torino (all. Moreno Longo)

PORTIERI: Tommaso Cucchietti (1998), Alessandro Poggio (1997), Andrea Zaccagno (1997).
DIFENSORI: Simone Auriletto (1998), Alessio Benedetti (1997), Lorenzo Carissoni (1997), Richard Fridenlieb (1997), Valerio Mantovani (1996), Andrea Morello (1997), Giacomo Novello (1997), Maicol Origlio (1997), Luca Santomauro (1997), Edoardo Stanghellini (1997).
CENTROCAMPISTI: Filippo Berardi (1997), Giuseppe Ianniello (1997), Junior Kobon (1997), Evans Osei (1997), Gianluca Piccoli (1997), Matteo Procopio (1996), Jacopo Segre (1997), Stefano Tindo (1997), Federico Zenuni (1997).
ATTACCANTI: Leonardo Candellone (1997), Andrea Compagno (1996), Gabriel Debeljuh (1996), Simone Edera (1997), Silvestro Geraci (1997), Ador Gjuci (1998), Massimo Martino (1997), Edoardo Tassi (1998), Matteo Tobaldo (1998), Boubacar Faye Traoré (1997).


Su Obiettivo Calcio cronache e commenti di tutte le gare.

lunedì 23 maggio 2016

Europeo Under 17 - Dopo 13 anni Portogallo di nuovo sul trono


L'ultimo successo nell'Europeo Under 17 era datato 2003 e anche in quell'occasione l'avversaria battuta in finale (2-1) era stata la Spagna. Tredici anni dopo il Portogallo si è ripetuto e questa volta, dopo che i tempi regolamentari (80 minuti) si erano chiusi sull'1-1, sono stati i rigori a decidere la sfida fra due delle migliori realtà giovanili europee. Fatale l'errore dal dischetto del capitano della Spagna Morlanes, nel decimo tiro della serie, che fino a quel momento aveva visto le due nazionali centrare il bersaglio con grande sicurezza.

Vittoria meritata, per quel che si è visto, in virtù della maggiore determinazione con cui la squadra allenata da Helio Sousa ha cercato di portare a casa la posta in palio. Botta e risposta nel primo tempo, con vantaggio portoghese di Dalot (diagonale rasoterra di prima intenzione, da destra appena dentro l'area) e replica del talentino spagnolo Brahim Diaz, che di testa, appostato sul secondo palo, raccoglieva un cross di Morlanes prolungato dal compagno Brandariz e superava Costa con una morbida incornata sul secondo palo. Poi una prolungata schermaglia tattica, segnata dalla poca voglia di rischiare e rotta di tanto in tanto da qualche fiammata portoghese, mentre nella Spagna era l'accoppiata Brahim-Mboula a provare senza fortuna il colpo del ko.

Nel complesso è stato il Portogallo a dare la sensazione di poter controllare il gioco, abbinando a centrocampo qualità e quantità grazie al tignoso Florentino (aggressivo su Brahim), all'onnipresente Fernandes e al taletuoso (ancorché discontinuo) Quina, trequartista che milita nel West Ham.
Il tabellino della finale:

PORTOGALLO-SPAGNA 1-1, 5-4 ai rigori

Portogallo (4-3-3): Costa - Dalot, Queiros, Leite, Vinagre - Fernandes, Florentino, Quina (39' st Leao) - Dju (14' st Miguel Luis), Gomes, Filipe. All. Helio Sousa.
Spagna (4-2-3-1): Pena - Robles, Brandariz, Subias, Zabarte - Morlanes, Busquets - Mboula (39' st Lozano), Brahim Diaz, Garcia (29' st Martin) - Ruiz. All. Santi Denia.

Arbitro: Ardeleanu (Rep. Ceca).
Reti: 27' pt Dalot (P), 32' Brahim Diaz (S).
Rigori: Gomes (P) gol, Ruiz (S) gol, Filipe (P) gol, Busquets (S) gol, Leite (P) gol, Brandariz (S) gol, Dalot (P) gol, Brahim Diaz (S) gol, Fernandes (P) gol, Morlanes (S) palo.

Gianluca Grassi

Nelle foto, dall'alto: la gioia del Portogallo dopo la premiazione, l'undici spagnolo e l'esultanza di Dalot, autore del momentaneo vantaggio lusitano 


Final Eight Primavera 2016 - L'esito del sorteggio






Effettuato questa mattina a Bologna, nell'Aula Magna della Regione Emilia Romagna, il sorteggio della Final Eight del Campionato Primavera - Trofeo Giacinto Facchetti. 

Questi gli accoppianenti dei quarti di finale:
A) Venerdì 27 maggio (Modena, ore 20,30) Inter-Palermo.
B) Sabato 28 maggio (Sassuolo, ore 17,30) Entella-Roma.
C) Domenica 29 maggio (Sassuolo, ore 15,30) Juventus-Empoli.
D) Domenica 29 maggio (Modena, ore 18.15) Torino-Atalanta.

Semifinali
Martedì 31 maggio (Reggio Emilia, ore 20,30) Vincente A-Vincente B
Mercoledì 1 giugno (Reggio Emilia, ore 20,30) Vincente C-Vincente D

Finale
Sabato 4 giugno a Reggio Emilia, ore 20,30

mercoledì 18 maggio 2016

Europeo Under 17 - L'altra finalista è la Spagna, ko la Germania


Saranno Portogallo e Spagna a contendersi il titolo continentale Under 17 nella finale di sabato 21 (ore 18). La formazione iberica ha avuto al meglio sulla Germania per 2-1. Gara dai due volti. Nel primo tempo netta supremazia della Germania, ben riassunta dal gol di Dadashov, che al 15' approfittava del liscio di un difensore spagnolo per insaccare da pochi passi. Ripresa dominata dalle Furie Rosse, che prima sbagliavano un calcio di rigore con il talentino Mboula (palo pieno), poi al 24' impattavano con il centravanti Ruiz (che negli ultimi istanti del primo tempo aveva fallito di testa il pari da non più di un metro dalla porta tedesca) e nel finale, grazie a una prodezza del trequartista Brahim Diaz, portavano a casa il risultato. A una buona Germania resta il rammarico di non aver saputo sferrare il colpo del ko nella prima ora di gioco, quando la Spagna, al di sotto delle proprie possibilità, si era fin troppo mirata allo specchio, pretendendo di entrare in porta col pallone.
Nella foto, Ruiz abbracciato dai compagni dopo l'1-1.

Europeo Under 17 - Portogallo in finale dopo 13 anni


A tredici anni dall'ultimo successo nella categoria (2003, 2-1 sulla Spagna), il Portogallo stacca il primo biglietto per la finale dell'Europeo Under 17 in programma sabato 21 maggio. La Nazionale lusitana ha sconfitto per 2-0 l'Olanda, con reti di José Gomes al 25' del primo tempo e di Diogo Dalot al 16' della ripresa. Alle ore 18 l'altra semifinale che vedrà opposte Germania e Spagna.