Ricordi ingialliti dal tempo, frammentari, ma resta impossibile per la mia generazione (all'epoca avevo 10 anni) dimenticare la fredda serata londinese che consegnò finalmente all'Italia quella dignità calcistica a cui neppure i titoli mondiali del 1934 e del 1938 l'avevano ammessa. La sofferta trincea. Le parate di Zoff. Il tocco sporco di Capello su uno dei rari sussulti offensivi di Chinaglia. La gioia incontenibile. I Maestri inglesi battuti nella loro casa imperiale di Wembley. Una delle pagine più belle nella storia del nostro calcio.
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