Obiettivo calcio

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giovedì 23 maggio 2013

Il Pulcini del Bologna Calcio? Non sanno perdere...


Se tre indizi fanno una prova, allora i responsabili del vivaio del Bologna faranno bene a farsi un esamino di coscienza. E a preoccuparsi del modo in cui crescono i loro futuri (?) campioni. Perché va bene onorare la maglia, va bene cercare di mettere in pratica gli insegnamenti della Scuola Calcio rossoblù, va bene cercare di battere gli avversari, ma portare in giro sui campetti della provincia arroganza, presunzione e maleducazione, in campo come in tribuna, non fa certo bene al nome del Bologna.
E invece questo è quello a cui abbiamo già assistito molte volte. Troppe per pensare a episodi casuali.

1) Maggio 2012, Torneo di Osteria Grande, partita fra i Pulcini 2002 di Bologna e Fossolo, sei contro sei. Bologna sotto di una rete e irretito dal gioco a tutto campo del Fossolo che strappa applausi pure ai genitori e ai ragazzi del San Lazzaro, squadra inserita nello stesso girone. L'arbitro (dirigente dell'Osteria Grande, società organizzatrice) annulla (giustamente) il gol del pareggio al Bologna per un evidente fallo di mano di un giocatore e riprende lo stesso invitandolo ad ammettere onestamente l'infrazione. Apriti cielo. La mamma del povero (!?) pargolo parte spedita da dietro una porta e invade il campo puntando il dito contro l'arbitro e cazziandolo di brutto: «Lei non si permetta di dare del bugiardo a mio figlio! Il gol è regolarissimo, ma quale fallo di mano... Si vergogni...». Le fanno eco altri tre o quattro papà che cominciano a dare in escandescenza e costringono altri dirigenti dell'Osteria Grande a sospendere la partita (sotto lo sguardo incredulo dei bambini) per riportare un po' di calma. Si riprende, vince 2-1 il Bologna (niente da dire), ma resta il brutto episodio, visto anche da altre società presenti. Il Bologna non ne esce bene. Per la cronaca, ero presente al fattaccio.

2) 4 Maggio 2013. Assisto a San Lazzaro-Bologna, girone rosso fair play Esordienti. Gara decisiva. Nei padroni di casa gioca il figlio di un collega, ecco perché mi trovo lì. Passano dieci minuti, partita incerta e combattuta, l'arbitro (un allenatore del San Lazzaro che si è prestato a fischiare, come succede in questo tipo di campionato) sbaglia qualcosa da una parte e dall'altra. Niente di decisivo. Ma non la pensano così i genitori del Bologna. Che a turno, con linguaggio offensivo e violento, riversano sul direttore di gara ogni tipo di insulto. La gazzarra non si placa e anzi aumenta dopo il vantaggio sanlazzarese (gol che risulterà decisivo), preso come "lesa maestà" ai (presunti) fenomeni rossoblù. Esibizione vergognosa.

3) 22 Maggio 2013, Minerbio, Torneo "Terre di Pianura", organizzato dalla società Granamica. Semifinale Pulcini 2002, Bologna-Fossolo (si vede che è destino...). Nove contro nove. Anche qui sono presente. Il Bologna, piccolo ma significativo particolare, viene da un girone eliminatorio dominato alla grande: tre partite altrettante vittorie, 17 gol fatti e uno solo subito. Già nel prepartita i genitori del Bologna mostrano una certa... sufficienza, si informano su data e orario della finale. Come dire, vinciamo facile. Peccato che il Fossolo giochi alla pari e non molli di un centimetro. Rossoblù in vantaggio due volte e per due volte ripresi. Sul primo gol del Fossolo (bello quanto fortunoso) il commento di un papà, a metà fra l'irritato e l'ironico, è: «Proprio contro di noi dovevano tirar fuori una "culata" del genere?». Sul secondo (botta a distanza ravvicinata dopo traversa colpita da fuori area da un Pulcino del Fossolo) c'è chi recrimina su una punizione concessa al Fossolo 2 minuti prima che arrivasse al gol: a questo punto, perché non recriminare sul sorteggio che ha designato la squadra che ha battuto il calcio d'inizio? Inizia il terzo tempo. Il Fossolo molla? Nemmeno per sogno. Anzi, va avanti 3-2. E qui si scatena la battaglia. Che raggiunge il colmo quando una mamma rossoblù grida: «Arbitro, vergognati! Il centone che ti hanno regalato questi qua ti si sta gonfiando in tasca!». Un papà del Fossolo scatta in piedi: «Ma come ti permetti? Ma finiscila, per una partita di bambini, non ti vergogni?». Risposta raffinata: «Vaffanc...». Parapiglia in tribuna. I bambini dal campo guardano stupiti. Ma quelli del Bologna prendono coraggio... Nel senso che a ogni contrasto, per innocente che sia, non perdono occasione per contestare l'arbitro. Chiaro, con il bell'esempio che arriva dagli spalti...
Finisce la partita. Le mamme del Bologna (se questi sono i risultati delle "quote rosa", poveri noi...) continuano a insultare l'arbitro (un dirigente del Granamica, messo a disposizione degli organizzatori), ma la ciliegina arriva dall'allenatore del Bologna. Che stringendo (con malcelata insofferenza) la mano al collega del Fossolo, gli si rivolge così: «Sì, bravini i tuoi... Però devi dire ai vostri genitori di stare calmi: hanno "istigato" i nostri...». Poi guarda l'arbitro: «Dove avevi messo il fischietto? Qualche punizione per noi potevi anche darla...».

Che dire? Al Bologna piace vincere facile? Non ritiene abbastanza allenante affrontare le piccole squadrette di quartiere? Daniele Corazza, responsabile dell'Attività di base, eviti allora di iscrivere i suoi ai tornei. E organizzi partitelle in famiglia, a ranghi contrapposti. Così eviterà devastanti "traumi" da sconfitta. Ma siamo sicuri che così si allevino futuri campioni? E che dire di certi modelli educativi? È così che sproniamo i ragazzi, in qualunque campo, all'impegno, al rispetto e alla lealtà?
Ho qualche dubbio e sarei felice di confrontarmi sul tema.




2 commenti:

  1. Ciao! Sono un papà di un pulcino 2013 del Medicina calcio, nel 2013 abbiamo messo a segno diversi successi sia nei tornei che nel girone provinciale... siamo un gruppo di genitori molto rispettosi ed educati verso tutti, facciamo un tifo sportivo che premia prima di tutto il lavoro che fanno questi bambini che dai più dotati ai meno si sacrificano e si divertono per dare al loro pubblico la vera essenza di questo meraviglioso sport... Concordo con te nella denuncia di questa vergognisa ed incivile condotta dei genitori... ti faccio un esempio per tutti... all'ultimo memorial Bulgarelli finalmente abbiamo riportato a casa il trofeo i bambini sono stati esemplari soprattutto nel comportamento, ,fattosta arriva la finale giochiamo con il Massa Lombarda dominiamo la partita segna mio figlio il vantaggio poi non riusciamo a chiudere, una signora... di massa Lombarda inizia il suo shoow... spaccate le gambe a quel nanetto... a mio figlio... arbitro venduto... non vedi che è fallo idiota.... siete delle pappe molli dategli addosso. Etc..all fine dopo 8 minuti oltre il tempo regolamentare loro pareggiano. Ai rigori vinciamo noi il rigore decisivo lo segna il meno dotato della squadra... diventa l'eroe di Medicina. Io saluto la signora e vado ad abbracciare i gicatori del Massa Lombarda e gli dico oggi ha vinto lo sport mi complimento con l'allenatore e vado a curare il mio campioncino che poi e rimasto davvero infortunato e costretto a uscire dal campo... ma felice come le persone che amano questo sport meraviglioso. Daniele Montaperto.

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  2. Concordo al 100% Daniele. E visto che fra un paio di sabati verremo con i 2002 del Fossolo (dove gioca mio figlio) a giocare a Medicina spero magari di incontrarti. Un saluto

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