Obiettivo calcio

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giovedì 28 marzo 2013

L'abbonato Sky non ha sempre un posto in prima fila


Il compianto Maurizio Mosca l'avrebbe definita una clamorosa bomba di mercato. E in effetti l'annuncio di ieri ha fatto parecchio rumore negli ambienti televisivi. Le ultime dieci giornate della Liga spagnola saranno trasmesse gratis in diretta sul digitale terrestre dal pool di tv private regionali che fa capo alla concessionaria pubblicitaria milanese Pubblishare e che annovera emittenti di un certo peso quali ad esempio TeleLombardia (che curerà per tutti la messa in onda delle gare attraverso i propri giornalisti guidati da Fabio Ravezzani) e Tele Norba. Si tratta, grosso modo, delle televisioni che a suo tempo avevano dato ospitalità a Michele Santoro e al suo "Servizio Pubblico".
Per gli accaniti calciofili si tratta sicuramente di una bella notizia. E di segnale positivo si può parlare anche per il mondo dell'informazione. Che in tempi di grave crisi decide di non piangersi addosso e di lanciarsi invece in un investimento di qualità destinato a spezzare equilibri considerati immutabili e a fungere da possibile traino per altre iniziative che possano risvegliare il mercato pubblicitario indirizzandolo su fronti fino a ieri meno appetibili.
Non credo invece che faranno salti di gioia a Sky. Soprattutto per il pessimo impatto che questo colpo avrà sui loro abbonati. In mezzo ai quali ho la presunzione di considerarmi fra i più affezionati e generosi. In forza di un contratto che ogni mese vede volar via dalla mia carta di credito la bellezza di 70 euro. Investimento lavorativo, nel mio caso di giornalista sportivo. A fronte del quale, però, meriterei un servizio decisamente migliore di quello che Sky mi sta proponendo. Perché a dispetto dei tanto reclamizzati decoder multifunzionali, dell'HD, del 3D, dello sbarco della Formula Uno e di quello, fra un anno, del Motomondiale, dalla programmazione di Sky sono scomparse (sotto silenzio) Liga e Bundesliga (e in precedenza anche la Ligue 1 francese e la Scottish Premier League), il basket sia italiano che di Eurolega, diversi appuntamenti internazionali (vedi qualificazioni mondiali) e pure la nostra Serie B è stata esclusa dal pacchetto Calcio: per vederla, infatti, quest'anno bisognava schiodare altri 99 euro. Una bestemmia per chi come me, appunto, ne regala a Sky più di 800 all'anno.
Sky dà di tutto e di più? Non direi proprio. E lo sbarco della Liga sul digitale terrestre nel circuito delle private sbugiarda finalmente questo presunto monopolio sull'informazione sportiva. Aprendo (speriamo) la strada a una concorrenza che forse pungolerà gli amministratori del colosso di Murdoch, convinti probabilmente che niente e nessuno avrebbe potuto intaccare la loro leadership.
Intendiamoci, la crepa è ancora di piccole dimensioni. Ma si tratta comunque di breccia significativa. Che potrebbe portare a futuri sviluppi molto interessanti. Per le medio-piccole realtà radiotelevisive e, soprattutto, per il pubblico. Che, a pagamento, è giusto che pretenda sempre il meglio.
AGGIORNAMENTO ULTIMA ORA: ma guarda un po', esce or ora la notizia che Sky si sarebbe di nuovo buttata sulla Bundesliga per le prossime due stagioni... Visto che la concorrenza fa bene?                          

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