1991
– ROMA
Il
successo del cuore. Che la Roma dedica al presidentissimo Dino Viola
(scomparso al'inizio del'anno), il più accanito sostenitore del
vivaio. Vittoria limpida, quella ottenuta dai ragazzi di Spinosi con
la qualità del gioco e individualità di rilievo. Su tutte, il
libero Grossi, il regista Maini e il trequartista Scarchilli,
peperino dagli spunti decisivi. Ancora una finale stregata per il
Napoli, ma in campo le note liete non mancano: a cominciare da
Ferrigno e Francesconi, stantuffi inesauribili. Nella supersquadra
del torneo, menzione speciale per gli esterni Orlandini e Bonavita
dell'Atalanta (eliminata nei quarti ai rigori proprio dalla Roma),
per i difensori Traversa (Bologna) e Matrone (Fiorentina), e per il
classicheggiante Barollo, ago della bilancia della mediana interista.
Roma-Napoli
3-1
Roma:
Alidori, Callaringi, Rossi, Grossi, Borsa, Anastasi, Muzzi (45' st
Arcese), Berretta, Scarchilli, Maini, Cicchetti (38' pt Giannini).
Napoli:
Scalabrelli, Leo, Telari, Ferrigno, Altomare, Germoni, Troise (36' st
Arcadio), Sanseverino, Ferrante, Gallo, Fanesi.
Arbitro:
Amendolia di Messina.
Reti:
16' pt Muzzi (R), 21' Fanesi (N); 36' st Scarchilli (R), 44' Muzzi
(R)
1992
– FIORENTINA
I
gol di Banchelli (con 8 centri capocannoniere del torneo) e le
giocate estrose di Beltrammi spingono la Fiorentina di Domenico Caso
al successo, per la gioia di Mario Cecchi Gori, da un paio d'anni
presidente viola. Ma la finale contro la Roma è combattutissima,
complici anche alcune discutibili fischiate dell'arbitro Baldas. I
giallorossi, campioni uscenti, conquistano le prime pagine dei
quotidiani non solo per le loro imprese sportive: alcuni giocatori
vengono infatti sorpresi a rubare in un alcuni negozi del centro, con
conseguente denuncia a piede libero. Macchia grave che non impedisce
tuttavia alla squadra di proseguire il cammino, baciata pure dal
nuovo regolamento che ne favorisce il ripescaggio dopo la sconfitta
ai rigori negli ottavi contro il Torino di Bobo Vieri. Toro che,
ironia della sorte, incrocia di nuovo la Roma in semifinale: e questa
volta ne esce battuto, sempre ai rigori.
Fiorentina-Roma
3-2
Fiorentina:
Betti, Cozzi, Tosto, Chiummiello, Barni, Fiorentino, Giraldi, Lacchi,
Banchelli (11' st Bartolelli), Moscardi (10' pt Spada), Beltrammi.
Roma:
Fimiani, Borsa, Rossi, Arcese, Grossi, Orocini, Muzzi, Beretta (21'
pt Cappioli, 30' st Candido), Scarchilli, Caputi, Malaccari.
Arbitro:
Baldas di Trieste.
Reti:
16' pt Giraldi (F), 24' Orocini (R), 38' Banchelli (F) rig.; 32' st
Beltrammi (F), 44' Scarchilli (R) rig.
1993
– ATALANTA
Due
allenatori, uno in panchina (l'allora emergente Cesare Prandelli) e
l'altro in campo (il geometrico Tacchinardi). Nasce il
laboratorio-Atalanta, ancora oggi fiore all'occhiello del vivaio
italiano, che nello stesso anno produrrà anche lo scudetto. Dopo lo
0-0 della prima finale (benché il Milan si veda espellere il
portiere al 6' del primo tempo), il replay vede dominare la
formazione bergamasca, più tonica fisicamente e soprattutto più
fluida nella manovra. Sorprende il Padova, eliminato in semifinale
dai rossoneri soltanto grazie al “golden goal” (mostruosità per
fortuna poi abolita) di Lorenzini. Tra i veneti, un ragazzino che
dimostra subito di saperci fare: si chiama Alessandro Del Piero e di
strada ne farà tanta. Terzo posto per l'Inter del bomber Marazzina.
Atalanta-Milan
2-0
Atalanta:
Ambrosio, Foglio, Tresoldi, Zanardo, Pavan, Casamenti, Pisani (33' st
Salvi), Tacchinardi, Longhi (6' st Morfeo), Poloni, Rovaris.
Milan:
Samsa, Traversa (29' st Citterio, 41' Colombo), Sarcinella, Marni,
Moro, Zappella, Rassu, Pallanch (4' st Liperoti), Lorenzini,
Selvaggio, Dionigi.
Arbitro:
Luci di Firenze.
Reti:
28' pt Poloni; 45' st Salvi
1994
– JUVENTUS
Nella foto, Antonello Cuccureddu, allenatore della Juventus Primavera, festeggia la vittoria con i suoi ragazzi.
Finale
che entra di diritto nella Top Ten di sempre della Coppa Carnevale. È
la partitissima che infiamma l'intera Toscana e lo Stadio dei Pini
conta quasi settemila spettatori, come non si vedeva da tempo. Il
primo atto finisce 2-2 (con susseguente polemica viola nei confronti
dell'arbitro Cinciripini). La ripetizione non tradisce le attese e il
golden goal di Del Piero, su calcio di rigore, pone fine a
un'incredibile altalena di emozioni e riscatta un torneo dove il
“calcolo”, favorito dal discutibile regolamento (leggi i due
ripescaggi nei quarti, di cui beneficia anche la Juventus, altrimenti
sconfitta negli ottavi dal Torino), svilisce oltremodo lo spettacolo
e la voglia di mettersi in mostra di tanti ragazzi. La Roma,
eliminata in semifinale dalla Juve (decide Manfredini) e poi terza
grazie ai rigori sul Milan, si consola con le prodezze del suo baby
boom: Francesco Totti.
Juventus-Fiorentina
3-2 golden goal
Juventus:
Fontana, Terrera, Toniolo, Dal Canto, Del Nevo, Beltrame, Binotto,
Ferronato, Cammarata, Del Piero, Manfredini.
Fiorentina:
Dei, Cozzi, Innocenti, Binchi, Di Sole, Amerini, Cimarelli, Vigiani
(1' st Zanetti), Giraldi (10' st E. Baggio), Banchelli, Beltrammi.
Arbitro:
Stafoggia di Pesaro.
Reti:
8' pt Cammarata (J); 3' st Manfredini (J), 22' e 41' Banchelli (F);
15' pts Del Piero (J) rig.
Nella foto, un giovanissimo Alessandro Del Piero protagonista del Viareggio 1994.
Nella foto, un giovanissimo Alessandro Del Piero protagonista del Viareggio 1994.
1995
– TORINO
Dopo
il poker di Mastro Vatta, il quinto successo granata porta la firma
del Poeta Claudio Sala. Edizione turbolenta: lo stadio di Viareggio
finisce sotto sequestro per inadempienze del Comune sotto il profilo
della sicurezza (la finale si gioca così a Lucca) e il Perugia perde
a tavolino la semifinale vinta ai rigori contro la Fiorentina per
aver effettuato una sostituzione nei supplementari (non prevista dal
regolamento), con Gaucci che spara a pallettoni contro tutto e tutti.
Il Toro, dicevamo. Carattere solido, pochi fronzoli, qualche idea di
buon calcio ed il solito ripescaggio birichino che lo salva
dall'eliminazione negli ottavi (sconfitta ai rigori contro il
Padova). La Fiorentina è caparbia ma troppo Flachi-dipendente, porta
i granata al replay, poi alza bandiera bianca dal dischetto. Su
tutti, nel Torino, Luca Mezzano, già scafato difensore polivalente;
e Mariano Longo, tornante instancabile. Occhio al Brescia: a 15 anni
c'è un Andrea Pirlo da copertina.
Torino-Fiorentina
2-2, 6-5 dopo i rigori
Torino:
Mordenti, Mercuri, Mezzano, Longo, Briano, Barbiero, Sommese (32' st
Alessi), Bernardini, Foglia (41' pt Di Bartolo), Di Donato, Bernardi.
Fiorentina:
Zandonà, Fiorentini, Pagano (20' pt Sacchini), Amoroso, Gola,
Innocenti, Binchi, Zanetti, Flachi, Cimarelli (31' st Vigiani),
Giraldi.
Arbitro:
Beschin di Legnago.
Reti:
4' pt Flachi (F); 16' st Bernardi (T), 25' Flachi (F), 38' Mezzano
(T).
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