Obiettivo calcio

Obiettivo calcio

mercoledì 7 gennaio 2015

Viareggio Cup Story - 11a puntata (2001-2005)


2001 – MILAN

Edizione contrassegnata dalla discreta qualità delle presenze straniere. Fra le note di colore la partecipazione del Club Atlético Juventus, società brasiliana che deve nome e colore delle maglie (granata) alla passione dei fratelli Crespi, l'uno juventino e l'altro granata, emigrati italiani che la fondarono negli anni Trenta. Escono al primo turno i campioni in carica dell'Empoli (che lancia però il fantasista Lodi, adesso a Catania) e i macedoni del Belasica, dove l'Inter pescherà Pandev. In finale ritroviamo il Milan di Tassotti (al secondo centro personale), ricco di fosforo a centrocampo (grazie a Donadel, Sammarco e Antonini), ma pungente soprattutto con Gilardi, decisivo sia negli ottavi contro il Campinas che in semifinale contro il Torino di Balzaretti,Pinga e Quagliarella. Il Vitoria, in dieci a metà del primo tempo perché Collina espelle il difensore Adailton, resiste una buona mezz'ora, poi deve arrendersi di fronte agli assalti rossoneri.

Milan-Vitoria 3-1
Milan: Brunelli, Cavaliere (23' st Gilardi), Antonini (39' st Aubameyang), Donadel, Sarr, Gabrielli, Ferri, Sammarco, De Martin, Toma, Baù (30' st Vianello).
Vitoria: Delmir, Eduardo (1' st Osmar), Anselmo, Marcio, Danilo, Adailton, Fabiano, Jackson, Nadson, Leandro (27' st Barbosa), Robson (14' st Marcos).
Arbitro: Collina di Viareggio.
Reti: 29' pt Sarr (M), 37' Danilo (V), 38' Antonini (M); 25' st De Martin (M).

2002 – INTER

I venti di guerra scatenatisi all'indomani dell'11 settembre restano per fortuna estranei al Viareggio. Anzi, dalla Versilia parte un messaggio di pace che porta la firma del Maccabi Haifa e dei palestinesi dell'Arab Gerusalemme, presenti in contemporanea all'evento. Vittime illustri già nei gironi eliminatori: ma Bayern Monaco (che getta nella mischia il grintoso mediano Schweinsteiger) e Roma (che schiera De Rossi, Bovo e Pepe) hanno di che consolarsi. Così come il Piacenza (tre reti per Cacia) e la soprendente Ternana (forte di Jimenez e Kharja). La finale, formazioni alla mano, premia due squadre “futuribili”: nell'Inter impazza la furia Martins (già nel mirino di Cúper), mentre il Torino ha come terminale il promettente napoletano Fabio Quagliarella. Gara apertissima, granata meglio sotto il profilo del gioco, ma è l'Inter (con la complicità di Rodomonti che s'inventa il rigore poi trasformato da Quadri) che porta a casa il trofeo.

Inter-Torino 2-1
Inter: Cordaz, Cattaneo, Pasquale, Beati, Perfetti, Franchini, Bretti, Quadri (15' st Rullo), Martins, Pandev (15' st Napoletano), Chiaria (34' st Kone).
Torino: Marchetti, Martinelli, Balzaretti (41' st Masucci), Giordano, Pagliuchi (41' st Patti), Mantovani, Vanin (22' st Chilà), Fusseini, Quagliarella, Rossi, Omolade.
Arbitro: Rodomonti di Teramo.
Reti: 25' pt Quadri (I) rig.; 11' st Giordano (T), 31' Perfetti (I).

2003 – JUVENTUS

Si va delineando lo strapotere del vivaio juventino, destinato a spadroneggiare per diverso tempo sulla scena viareggina. Un Viareggio che comincia a estendere i suoi confini organizzativi: ne è prova l'ingresso di Brindisi quale sede del girone 9 che comprende, oltre ai padroni casa, anche Bari, Grasshopper e i deboli brasiliani del Marcilio Dias. Tra i verdetti della prima fase, suscita clamore l'eliminazione del Milan allenato da Franco Baresi per opera del Costarica: un 3-1 che non ammette discussioni. Detto della squallida gazzarra mediatica (denunciata dal Guerino) scatenata dalla comparsata (17' in tutto) di Diego Armando Maradona jr. nelle file del Napoli (della serie “chi l'ha più visto”?), in un panorama tecnico complessivamente modesto (provato, senza offesa, dalla finale per il terzo posto vinta dal Cittadella sul Vicenza), brilla la forza atletica, unita a un'efficace quadratura tattica, del Dukla Praga. E infatti sono i cechi a contedere alla Juventus di Gian Piero Gasperini il successo finale. La superiore qualità dei bianconeri è fuori discussione, ma la muraglia ceca (sostenuta da un eroico Kozacik) crolla solo al 90' per merito di Chiumiento.

Juventus-Slavia Praga 1-0
Juventus: Mirante, Konko, Bartolucci, Pederzoli, Gastaldello, Cassani, M. Brighi, Paro, Olivera, Zeytulaev (48' st Piccolo), Scicchitano (31' st Chiumiento).
Slavia Praga: Kozacik, Ma. Zacharias, Balik, Kalivoda (1' st Knobloch), Lapaceck, Mi. Zacharias, Kratochvil, Dubsky, Mikolanda, Taborsky (7' st Hottek), Holosko.
Arbitro: Bolognino di Milano.
Rete: 45' st Chiumiento.

2004 – JUVENTUS



La Juventus concede il bis, ma un vivacissimo Empoli la costringe alla finale-bis, dopo che la prima sfida si era conclusa 3-3 ai supplementari. Stella bianconera è lo svizzero Davide Chiumiento (sopra, il gol in finale), premiato come miglior giocatore, che apre e chiude la manifestazione con due perle di rara bellezza: “cucchiaio” di sinistro nella partita inaugurale contro il Werder Brema e destro al volo in diagonale contro l'Empoli. Il talentino, però, si perderà per strada: per lui solo un po' di gloria in patria (Lucerna), prima di emigrare in Canada per giocare nella MLS con i Whitecaps. Bene la Roma, terza, che presenta una ricca collezione di gioielli: dal portiere Curci alle punte Corvia e Cerci, passando per il centrocampista esterno Rosi. Nella mediana della Fiorentina lascia traccia il grintoso Magnanelli, oggi capitano del Sassuolo in B.

Juventus-Empoli 3-0
Juventus: Mirante (45' st Scarzanella), Bartolucci (44' st Borla Tridon), Fumasoli, Boudianski, Urbano, Carretto, Scicchitano, Luci, Benjamin (18' st Konko), Chiumiento, Palladino.
Empoli: Paoletti, Briglia, Lonzi (43' st Baldanzeddu), Baronetto, Coda, Garbini (32' st Mori), Pellecchia, Laganà (11' st Rebecca), Caetano, Michelotti, Mariotti.
Arbitro: Palanca di Roma.
Reti: 33' pt Chiumiento; 28' st Konko, 41' Palladino rig.

2005 – JUVENTUS

Tris consecutivo della Juventus che entra nella storia del Viareggio (mai nessuno meglio). Qualche buona individualità (vedi Criscito, Bentivoglio e Giovinco), certo, ma soprattutto la forza di un collettivo che manda in gol ben dodici elelenti e che mister Chiarenza (al secondo centro personale) gestisce al meglio ricorrendo a un abile e ispirato turnover. A testa alta il Genoa di Torrente: acume tattico, tanto carattere e lampi di gran calcio con il laterale sinistro Renzetti (attualmente al Padova) e il fantasista Volpara. Piacciono pure il trequartista della Cisco Lodigiani Russotto (approdato quest'anno al Livorno), il romanista Okaka (tenuto in naftalina da Luis Enrique) e la coppia di difensori atalantini composta da Motta e Capelli. Storico pure il terzo posto del Maccabi Haifa che supera ai rigori l'Inter.

Juventus-Genoa 2-0
Juventus: Avitabile, Di Cuonzo, De Ceglie, Luci, Criscito, Masiello, Bianco, Marchisio, Volpato, Bentivoglio, Arigò (26' st Giovinco, 36' Cuneaz).
Genoa: Russo, Pisacane, Renzetti, Iovine, Panizzolo, Di Maio, Moschella (25' st Zenga), Colurcio, De Lorentiis, Volpara, Siligato (11' st Cremona).
Arbitro: Messina di Bergamo.
Reti: 9' st Bianco, 20' Volpato.

Nessun commento:

Posta un commento