L'andata delle semifinali della Coppa Italia Primavera conferma la straordinario potenziale della Roma. Che con il 6-1 rifilato al Milan ha ipotecato per il secondo anno consecutivo la finale di questa competizione. Nelle file giallorosse (dove Caprari ha giocato la sua ultima partita prima di mettersi in viaggio per Pescara) tutto fila che è una meraviglia. Difesa impeccabile, centrocampo extra lusso guidato dallo scafato Viviani e ritmato dalle brucianti accelerazioni dell'onnipresente Ciciretti, attacco affidato alle spalle robuste e al notevole senso tattico di Tallo, abile nel creare spazio per gli inserimenti dei compagni. Sul fronte rossonero, giornata da dimenticare. Squadra spocchiosamente molle, mai in grado di uscire dal pressing asfissiante dei ragazzi di De Rossi. Sulla giostra del gol sono saliti Carboni, Tallo, Caprari, Viviani, Verre e Nego, mentre Comi su rigore ha inutilmente tentato a metà ripresa di dare una scossa ai suoi.
Nell'altra semifinale (quasi 4.000 spettatori al Franchi: un lusso perfino per la Coppa Italia maggiore), nulla di fatto fra Fiorentina e Juventus, con ritorno (in programma il 31 gennaio) che si prospetta quanto mai incerto e combattuto. Da registrare nelle file della Juventus il debutto del brasiliano Gabriel Appelt, o più semplicemente Gabriel, per il quale dopo tanti mesi è giunto finalmente l'atteso trasfert. E il ragazzino, schierato nella linea di centrocampo, sul centro-sinistra, ha subito impressionato per la personalità e il senso della posizione che ne favorisce ogni giocata. In prospettiva, con la dovuta cautela, un potenziale clone di Pirlo.
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