1996 – BRESCIA
Trionfa
il sano vivaio autoctono di provincia. Perché in finale non c'è
solo il Brescia vincitore dei vari Baronio, Diana, Pirlo, Bonazzoli e
Campolonghi (e del demiurgo Adriano Cadregari), ma anche il Parma di
Buffon (strepitoso), Arioli e Barone. Roba per palati fini. Alla fine
risulta però decisiva la classe operaia di Stefano Bono, che
all'epoca alternava il calcio al lavoro in fabbrica e che si è
ritagliato un'onesta carriera in C. Perfino il Trap lo elogia: “Oggi
gli allenatori cercano giocatori così”. Completa la mazurka di
periferia il Cesena, rivelazione del torneo che si ferma in
semifinale. Il meglio arriva dai difensori esterni: a destra,
Gianluca Zanetti (implacabile in marcatura e dotato di tiro potente
dalla distanza); a sinistra, Juri Tamburini, fluidificante
inarrestabile. Piace anche l'Atalanta dell'eclettico Morfeo e dei
gemelli Zenoni.
Brescia-Parma
3-1
Brescia:
Rigamonti, Diana, Forlani, Baronio, Archetti, Borra, Bono (43' st
Maffeis), Faini, Bernardi (33' st Pirlo), Tagliani, Campolonghi.
Parma:
Buffon (43' st Monica), Scipioni, Pinton, Manzani, Maccini, Bolla,
Magnani, Arioli (26' st Zannoni), Triuzzi, Barone, Piro (45' pt
Cardinale).
Arbitro:
Trentalange di Torino.
Reti:
21' pt Bono (B), 45' Campolonghi (B); 13' st Triuzzi (P), 20' Baronio
(B).
1997
– BARI
Altro
scatto degli organizzatori, le squadre passano da 24 a 32. Ma
l'allargamento ha effetti talvolta devastanti per le casse (e la
credibilità internazionale) della Coppa Carnevale. Succede così che
il Viareggio (dove gioca Davide, figlio di Marcello Lippi) elimina
già nella fase eliminatoria la Fiorentina per la miglior
differenza-reti. Fuori pure Manchester Utd (dove gioca Phil Neville),
Ajax, Werder Brema, Borussia Dortmund ed Espanyol, con tanti saluti a
cotanto pedigree. Si sfiora il ridicolo con la presunta fuga d'amore
del ghanese Kwaitoo, terzo portiere dei Goldfields. Nel frattempo il
trofeo prende la strada del Sud, 22 dopo il successo del Napoli. La
spunta il Bari di Nicola Legrottaglie che in finale supera di misura
un Torino di qualità superiore, vedi la presenza di Sommese (migior
giocatore del torneo, Di Donato e, soprattutto, Pellissier).
Match-winner, Antonio Bellavista, finito purtroppo nelle cronache
giudiziarie dell'ultimo calcioscommesse.
Bari-Torino
1-0
Bari:
Rossi, Lepri, Paris (31' pt Minciotti), Sibilano, Legrottaglie,
Macera, Chisena, Bellavista, Campo (27' st Miano), Cardascio,
Giometti (46' st Bianco).
Torino:
Paoletti, Mercuri, Malagò (28' st Varano), Lo Gatto, Longo, Corallo,
Sommese (21' st Tiribocchi), Di Donato, Bernardi, Grauso (14' st
Andreotti), Pellissier.
Arbitro:
Bazzoli di Merano.
Rete:
13' st Bellavista.
1998
– TORINO
Due
testimonial d'eccezione alla cerimonia d'apertura: Pippo Inzaghi, che
legge il giuramento, e Andrea Bocelli. Nota stonata, invece,
l'assenza di Michel Platini che non si presenta a ritirare il Premio
“Scirea” assegnatogli dal comitato organizzatore. Torneo dominato
dal Torino di Claudio Sala che chiude imbattuto (cinque vittorie in
sette incontri), forte di ragazzi dall'avvenire assicurato come
Comotto, Mercuri, Semioli, Alessi, Tiribocchi e Pellisier. Dopo 16
anni torna in finale una formazione straniera: ma l'Irineu è davvero
poca cosa e se arriva in fondo è anche grazie ad alcuni svarioni
degli avversari, non ultimo quello del Manchester Utd che nel girone
eliminatorio perde a tavolino proprio contro i brasiliani (battuti
sul campo 1-0) per aver schierato diversi giocatori senza i necessari
documenti di riconoscimento. Nell'Irineu si segnala però un
attaccante veloce e con fiuto del gol, Esquerdinha, che verrà in
seguito acquistato dal Lecce.
Torino-Irineu
2-0
Torino:
Paoletti, Comotto, Corallo, Lazzeri, Mercuri, Caponi, Semioli,
Grotto, Alessi (39' st Negro), Tiribocchi (43' st Friso), Pellissier
(40' st Bisesi).
Irineu:
Roberto, Cris, Elias, Garuva, Donizete (38' st De Rosa), Kei, Ceara,
Betinho, Marcelinho (6' st Ramirez Coelho), Esquerdinha, Ozinei.
Arbitro:
Ceccarini di Livorno.
Reti:
31' st Alessi rig., 36' Pellissier.
1999
– MILAN
Che
fosse l'anno del Milan (che non centrava il successo al Viareggio dal
1960), lo si era intuito già nella partita inaugurale della Coppa
Carnevale, vinta proprio dai rossoneri per 4-0 contro il Bayern
Monaco, con gol-lampo (record assoluto) dopo 15” di Aliyu, che
pochi giorni prima aveva debuttato in Serie A a Bologna. Per la
squadra di Tassotti, messa in difficoltà solo dal Parma del bomber
Kader (con 6 reti capocannoniere del torneo) nel girone eliminatorio,
è un crescendo implacabile. Fra le sue vittime anche l'ottima Lazio
(dove si segnala il portiere Concetti, miglior numero uno della
manifestazione), sconfitta in semifinale con gol di Florean. L'ultimo
ostacolo, il sorprendente Varteks (chiamato all'ultimo momento al
posto della Stella Rossa di Belgrado), presenta qualche insidia per
via delle numerose assenze (Vitali, Nicoletti, Florean e Contini
squalificati, più Rossetti infortunato) che indeboliscono il Milan.
Croati vicini al gol con Posavec (traversa su punizione a due in
area), poi la girata decisiva di Agazzone. Per la gioia del
presidente Berlusconi.
Milan-Varteks
1-0
Milan:
Passoni, Cavaliere, Bonomi, Rinaldini, Beloufa, Ferri, Agazzone,
Furlanetto, Gasparetto, Budel, Aliyu (5' st Panno).
Varteks:
Sokac, Klemencic, Tukser, Cikovic (24' st Obadic), Sklepic, Skpak,
Cingel (23' pt Vitkovic), Safaric, Horvat, Posavec, Grabant.
Arbitro:
Treossi di Forlì.
Rete:
30' st Agazzone.
2000
– EMPOLI
Le
squadre partecipanti salgono a quaranta, di cui quattordici
all'esordio assoluto. Rubano l'occhio diversi ragazzi di talento:
Tavano e Moretti della Fiorentina; Maresca, Gasbarroni e Sculli della
Juventus; Paolo Cannavaro del Parma; Amelia, Blasi e D'Agostino della
Roma; Pinzi e Berrettoni della Lazio. Mentre il Bari, dagli ottavi,
cala l'asso-Cassano: ma è proprio un errore dal dischetto di
FantAntonio, nei quarti persi ai rigori contro la Fiorentina, a
fermare la corsa dei pugliesi. Chiude terzo il Campinas, club
brasiliano presieduto da Antonio Careca, dove s'impone l'attaccante
Jeda che farà poi carriera in Italia (oggi è al Novara). Zitto
zitto, arriva in fondo l'Empoli del bravo Luca Cecconi, dopo essere
entrato negli ottavi ripescato fra le migliori seconde. Ha il miglior
attacco del torneo (Porro, con sei reti, risulta il capocannoniere),
prospetti di valore (vedi Marchionni, Cribari, Capuano, Moro e Del
Nero), ma nel derby-finale con la Fiorentina pesa la direzione poco
lucida di Cesari.
Empoli-Fiorentina
2-1
Empoli:
Tommei, Moro, Capuano, Volpe, Bonatti, Cribari, Del Nero (34' st
Coppola), Tancik, Marchionni (42' st Belluomini), Fusi, Porro (46' st
Mastronunzio).
Fiorentina:
Passarini, Musso, Moretti, Sorbino (14' st Vakuftsis), Fedeli,
Collacchioni, Pagliuca, Guerri (42' st Belluomini), Tavano, Bonora,
Taddei.
Arbitro:
Cesari di Genova.
Reti:
7' pt Porro (E) rig., 27' Tavano (F); 3' st Tancik (E).
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