Obiettivo calcio

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lunedì 30 dicembre 2013

Viareggio Cup Story - 8a puntata (1986-1990)


1986 – INTER

Illumina la scena Roberto Baggio, acquistato (per 3 miliardi di lire) dalla Fiorentina ma reduce da un brutto incidente l'anno prima quando ancora giocava nel Vicenza. Il gioiellino non delude (tre gol nelle prime due partite) e trascina i compagni fino alla semifinale, dove i viola si devono però arrendere all'Inter allenata da Arcadio Venturi che poi supererà (grazie a uno stupendo calcio di punizione di Zanuttig) la Sampdoria di Pagliuca (in prestito dal Bologna), Ganz e Paganin. Un'Inter alla quale nel girone eliminatorio aveva dato una mano il Nairobi, prima formazione africana iscritta al Viareggio e protagonista di un simpatico aneddoto: sconfitti 5-0 nelle prime due partite contro Inter e Napoli, si era scoperto che i kenyoti giocavano sui campi pesantissimi di quell'edizione con scarpe prive di tacchetti. Immediato intervento di un imprenditore aretino con interessi in Kenya, Azeglio Rachini, squadra fornita dell'attrezzatura adatta e vittoria per 2-1 sul Nacional Montevideo, superato così in classifica dai nerazzurri. Roba da matti.

Inter-Sampdoria 1-0
Inter: Caniato, Monti, Caracciolo (34' st Bollini), Minaudo, Frascella, Manicone, Zanuttig, D'Amico, Mandelli (43' st Ciocci), Pellegrini, Di Vincenzo.
Sampdoria: Pagliuca, Colombo, Paganin, Pecoraro (32' st Fornò), Veronici, Zanutta, Bellotto (41' st Della Pina), Piantanida, Zanin, Fiondella, Ganz.
Arbitro: Longhi di Roma.
Rete: 28' st Zanuttig.

1987 – TORINO

Il Torino si riprende la scena. Tarda a carburare (chiude il girone eliminatorio a pari punti con Bologna e Inter, qualificandosi con i rossoblù in virtù della miglior differenza-reti), poi dai quarti non lascia scampo a Milan, Vicenza e Fiorentina. A dispetto del clima carnevalesco, Vatta guida un carro... armato, di cui fanno parte, fra gli altri, Lentini, Fuser, Bresciani e Venturin e la finalissima contro i viola è pura accademia, benché fino a quel momento i ragazzi di Esposito fossero stati praticamente perfetti, rispedendo a casa avversarie di valore come il Milan nei quarti (fra i rossoneri Porrini, Zanoncelli, Stroppa e Cappellini) e il Genoa in semifinale. Poco gloria ma parecchie attenzioni per la Roma (dove si distingue l'estro di Dell'Anno), mentre il Vicenza-operaio di Giulio Savoini finisce terzo: pochi gol (appena quattro in tutto il torneo) ma tanta sostanza, materia preferita di Zironelli e Caramel.

Torino-Fiorentina 4-1
Torino: Boccafogli (40' st Di Sarno), Cuicchi, Di Bin, Danzè, Fogli, Fuser, Lentini, Venturin, Bresciani (28' st Massara), D'Agostino, Bellatorre.
Fiorentina: Misefori, Dal Canto, Rocchigiani, Gelsi, Daniel, Galli, Campioli, Carrara, Ciucchi (28' st Nardi), Sereni, Protti.
Arbitro: Pieri di Genova.
Reti: 20' pt Cuicchi (T), 30' Gelsi (F), 44' Fuser (T); 10' st D'Agostino (T), 33' Fuser (T).

1988 – FIORENTINA

Anche i ricchi (a volte) piangono. E così il Torino (sazio in molti dei suoi elementi più rappresentativi) deve inchinarsi al progetto di ricostruzione del vivaio della Fiorentina avviato nel 1986 da Pier Cesare Baretti, compianto presidente viola scomparso tre mesi prima di questa finalissima in un tragico incidente aereo. Nella squadra guidata da Ciccio Esposito brillano soprattutto gli attaccanti che si spartiscono in modo equo il bottino: tre gol a testa per Clementi (prestito del Vicenza), Carta e Ciucchi. Sogna a lungo il Parma, che gioca bene e vanta diversi “saranno famosi”: oltre ai già conosciuti Melli e Baiano, piacciono i centrali Rossini e Pullo, il regista Nunziata e soprattutto il portierino Luca Bucci, spedito a Rimini per farsi le ossa. Fuori nei quarti la Roma: ma i giallorossi si consolano con Peruzzi, numero uno doc.

Fiorentina-Torino 1-0
Fiorentina: Misefori, Rocchigiani, Galli, Zironelli, Daniel, Sottili, Clementi, Galletti, Ciucchi (44' st Baldi), Tersigni, Carta (42' st Ciabini).
Torino: Boccafogli, Catena, Di Bin, Chiti, Zaffaroni, Fuser, Lentini (28' st Campistri), Venturin, Bresciani, Zago, Menghini.
Arbitro: Lanese di Messina.
Rete: 39' st Clementi.

1989 – TORINO

Ancora Torino. E poco importa che i vertici societari snobbino le imprese dei mocciosetti granata. Vatta è un uomo solo ma felice. Evidente la lacuna di un playmaker di ruolo in mezzo al campo, però la squadra gira che è un piacere, trascinata dalle accelerazioni di un folletto indemoniato, tale Benny Carbone. A testa alta la Roma di Spinosi, seconda: nelle retrovie di mette in luce Petruzzi, Cucciari dirige il traffico con innato senso tattico, mentre Provitali risulta tra gli attaccanti più redditizi. Al pari di Gabriel Batistuta, centravanti portato più a manovrare che a sfondare di pura potenza: gioca nel Deportivo Italiano di Buenos Aires che lo ha avuto in prestito per l'occasione dal Newell's Old Boys. Nei quarti (persi ai rigori con il Torino) si fa parare il rigore decisivo da Boccafogli, ma tutti gli osservatori hanno occhi per lui. Presto si capirà il perché.

Torino-Roma 1-0
Torino: Di Sarno, Gasparini, Farris, Chiti, Zaffaroni, Lazzarini, Bolognesi (34' st Zocchi), Gallaccio, Porfido (10' st Carbone), Menghini, Parisi.
Roma: Tontini, Pecorilli, Anastasi, Petruzzi, Cipelli, Statuto, Muzzi (34' st Aiello), Maini (18' st Giannini), Cucciari, Bianchi, Provitali.
Arbitro: Magni di Bergamo.
Rete: 23' st Pecorilli.

1990 – CESENA

Il Viareggio passa da 16 a 24 partecipanti, sale il limite d'età, si allunga di due giorni la rassegna. Novità che non entusiasmano. Di positivo c'è l'apertura a qualche interessante vivaio di provincia che in precedenza era stato snobbato per ovvi motivi di cassetta. E l'effetto è immediato: un gol a partita, tanta attenzione in difesa, sprazzi di bel gioco e il Burlamacco d'Oro finisce nella bacheca del Cesena, per la gioia del presidente Lugaresi e del tecnico Ammoniaci. Fra i migliori, Zauli, Medri e il metronomo Del Bianco. Secondo il Napoli (con lo stopper Airoldi segnalato nella hit parade del Guerino), terza la Fiorentina (su tutti Malusci, tecnica finissima quasi sprecata in difesa) e quarta la Roma in cui piace Muzzi, ala veloce e potente. Il Torino esce nella prima fase, ma in difesa giganteggia Dino Baggio e a centrocampo si fa spazio un diciottenne tutto pepe come Sandro Cois. Nel Milan, a segno Demetrio Albertini, oggi vicepresidente federale.

Cesena-Napoli 1-0
Cesena: Flavoni, Scugugia, Scarponi, Masolini, Taroni, Medri, Lasagni, Del Bianco, Zagati, Lega, Di Natale (2' st Zauli).
Napoli: Scalabrelli, Airoldi, Izzo, Tarantino, Minutolo, Pasqualini, Altomare, Sanseverino, Ferrante, Bucciarelli (30' st Russo), Molino (37' st Di Nicola).
Arbitro: Pairetto di Torino.
Rete: 35' pt Masolini.

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