Obiettivo calcio

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sabato 15 gennaio 2011

Viareggio Cup Story - 1a puntata (1949-1955)

1949 (24-28 febbraio)

L'idea di Torquato Bresciani, primo presidente del Centro Giovani Calciatori di Viareggio e ispiratore della Coppa Carnevale, si concretizza nella prima edizione del torneo, disputata dal 24 al 28 febbraio 1949. Al via dieci squadre: i francesi di Olympique Nizza e Rapid Mentone, gli svizzeri del Bellinzona e per l'Italia Fiorentina, Lazio, Lucchese, Milan, Sampdoria più le rappresentative di Viareggio e Livorno. Un turno preliminare che vede il successo del Viareggio sul Livorno (4-1) e quello della Fiorentina sulla Lucchese (un 8-0 cui contribuisce con una doppietta Cervato, futuro campione d'Italia con i viola nel 1956, primo giocatore lanciato dal "Viareggio" a essere poi arrivato in nazionale), quindi dai quarti si prosegue a eliminazione diretta. Male le straniere: Nizza e Mentone subito fuori, mentre la fatidica monetina arride al Bellinzona nel sorteggio che fa seguito allo 0-0 contro la Fiorentina, ma gli elvetici alzano in seguito bandiera bianca davanti al Milan (0-4). Finale senza storia fra Milan e Lazio, con i rossoneri in vantaggio dopo pochi secondi grazie a Poletti e già sul 3-0 al termine del primo tempo.

Milan-Lazio 5-1
Milan: Bardelli, Balloni, Biancardi, Angelini, Zonch, Tagliabue, Crippa, Manenti, Santagostino, Lega, Poletti.
Lazio: Pagliara, Bertea, Ciarelli, Brunori, Malfetta, Spurio, Ceresi, Rosati, Benassi, Coletta, Lucchi.
Arbitro: Pera di Firenze.
Reti: 1' pt Poletti (M), 23' Santagostino (M), 43' Manenti (M); 5' st Lega (M), 26' Rosati (L) rig., 37' Manenti (F).

1950 (14-20 febbraio)

Le partecipanti salgono a dodici. Sorpresissima nel turno eliminatorio, dove il Milan campione uscente viene piegato 2-0 dal Modena, nelle cui file si segnalano un paio di ragazzotti destinati a luminosa carriera: in porta, il futuro "kamikaze" Giorgio Ghezzi; in attacco, il centravanti Sergio Brighenti. E' comunque la Roma allenata da Fulvio Bernardini (che qualche anno più tardi guiderà al primo scudetto la Fiorentina) a fermare in semifinale la corsa degli emiliani, mentre la Sampdoria regola di misura (1-0) proprio la Fiorentina. E l'epilogo premia in rimonta i blucerchiati.

Sampdoria-Roma 2-1
Sampdoria: Pegan, Favenza, Camoriano, Bartoletto, Soraggi, Corti, Basso, Pieri, Fontana, Guasco, Bruzzo.
Roma: Ceriani, Talarico, Nardi, Venturi, Caldarelli, Bacci, Borghesi, Marra, Nicoletti, Frattaroli, De Carolis.
Arbitro: Cartei di Firenze.
Reti: 11' pt Nicoletti (R); 9' st Fontana (S), 12' Guasco (S).

1951 (30 gennaio-5 febbraio)

Arriva prima di quanto non ci si potesse aspettare il primo successo straniero, targato Partizan Belgrado. Sempre dodici le partecipanti e ancora una volta il turno preliminare risulta indigesto al Milan, mandato subito a casa dalla Fiorentina (1-0, decide Florindi). Nei quarti di finale, delle italiane, si salva solo la Sampdoria (3-1 alla Dinamo Zagabria), mentre vengono eliminate Inter (1-2 contro il First Vienna), Bologna (1-2 per mano del Partizan) e Fiorentina (0-1 con il Racing Parigi). Doriani per la seconda volta consecutiva in finale grazie al 3-1 sul Vienna. Dovranno però fare i conti con il forte Partizan, che ha comunque faticato a domare (2-1) il sorprendente Racing.

Partizan-Sampdoria 2-1
Partizan: Ruman, Becin, Stamenkovic, Gmabas, Stipic, Plasinic, Bogojevac, Vorgic, Tomasevic, Sijkovic, Kraijsnik.
Sampdoria: Venanzi, Camoriano, Murta, Bartoletto, Pastorino, Corti, Lucentini, Pieri, Bellandi, Guasco, Parodi.
Arbitro: Cartei di Firenze.
Reti: 11' pt Bellandi (S), 24' Vorgic (P); 24' st Bogojevac (P).

1952 (16-25 febbraio)
Riscossa milanista nella quarta edizione che vede allo start ben sedici formazioni e registra una media-gol da record (3,4 a partita). Nelle file rossonere giocatori che poi faranno carriera nella massima serie (vedi Zagatti, Fontana, Vicariotto e Frignani) e che trascinano senza cedimenti la squadra alla finale eliminando nell'ordine Monaco di Baviera (4-0), Bologna (2-1) e Fiorentina (3-0. Anche i cugini dell'Inter (dove emerge il talento di Gianni Invernizzi, futuro allenatore nerazzurro) se la cavano bene, ma in semifinale sbattono contro la corazzata Partizan, esaltata dai gol di Milos Milutinovic (votato in seguito dalla stampa fra i migliori giocatori europei al Mondiale svizzero del 1954) e dalle raffinate giocate di Ognijanovic, centrocampista della nazionale jugoslava al Mondiale del 1958 in Svezia. In finale, tuttavia, il Milan non lascia scampo agli avversari.

Milan-Partizan 3-1
Milan: Seveso, Scaccabarozzi, Zagatti, Fontana, Agosteo, Pistorello, Longoni, Gandini, Vicariotto, Frignani, Redaelli.
Partizan: Stojanovic, Viciveci, Cokic, Kapomatia, Duplancic, Dunaj, Anokic, Liebenovic, Milutinovic, Ognijanovic, Plincevic.
Arbitro: Bernardi di Bologna.
Reti: 6' pt Vicariotto (M), 24' Frignani (M); 16' st Frignani (M), 25' Anokic (P).

1953 (7-16 febbraio)
Bis del Milan che ripresenta per sette-undicesimi la stessa squadra dell'edizione precedente. Esordio viareggino per la Juventus che schiera elementi di valore quali ad esempio il portiere Vavassori, più alcuni prestiti (Tuberosa, Colombo e Aggradi) già inseriti nelle prime squadre di Alessandria e Monza. Si ferma in semifinale (proprio per merito del Milan) la corsa delle rivelazione-Udinese,, allenata nientemeno che da Aldo Olivieri, portiere campione del mondo nel 1938. Altra piccola perla: nell'Amburgo eliminato nei quarti dalla Juventus con un netto 4-0, gioca l'attaccante Uwe Seeler, che nella stessa società (unico club della sua carriera) arriverà a collezionare quasi mille presenze e oltre settecento reti, per non parlare delle 72 partite e dei 43 gol realizzati con la maglia della Germania Ovest. Capocannoniere del torneo, con cinque centri, ancora Milos Milutinovic del Partizan, sconfitto però 3-2 nella finale di consolazione dall'Udinese dello scatenato Virgili (tre reti in totale). Grande affluenza di pubblico per la finale fra Milan e Juventus, con rete decisiva del centravanti Trabattoni.

Milan-Juventus 1-0
Milan: Seveso, Scaccabarozzi, Zagatti, Larini, Perissinotto, Pistorello, Longoni, Marin, Trabattoni, Frignani, Radaelli.
Juventus: Vavassori, Barberi, Garzena, Emoli, Aggradi, Camoletto, Tuberosa, Mazzucchi, Colombo, Del Grosso, Barengo.
Arbitro: Orlandini di Roma.
Rete: 36' pt Trabattoni.

1954 (20 febbraio-1 marzo)
Si apre il mini-ciclo del Vicenza nell'edizione che vede uscire di scena già nel primo turno tutte le formazioni straniere (otto, fra le quali registriamo il debutto del Seud Madrid e delle scandinave Odense e Landskrona). C'è spazio anche per un "giallo" che vede protagoniste nei quarti di finale Roma e Milan. I giallorossi vincono 1-0, ma una volta rientrato negli spogliatoi l'arbitro fiorentino Rastrelli nel referto scrive di aver accorciato per errore di cinque minuti la durata della prima frazione di gioco. Anomalia, peraltro, segnalata durante l'intervallo dalla stessa Roma. La Commissione tecnica del torneo, però, decide che la partita va rigiocata e la Roma, per protesta, abbandona il "Viareggio", lasciando così via libera al Milan (3-0 a tavolino). Ma in semifinale sui rossoneri si abbatte il ciclone-Vicenza: un 3-0 che non ammette discussioni e che porta la firma anche del centrocampista Azeglio Vicini, futuro Ct della nostra Nazionale. E in finale non va meglio neppure alla blasonata Juventus, reduce dal sorteggio favorevole nello scontro diretto con l'Udinese (1-1 al termine dei tempi regolamentari).

Vicenza-Juventus 2-1
Vicenza: Luison, Burelli, Prior, David, Beretta, Suppi, Brusato, Guerra, Menti, Vicini, Cappellaro.
Juventus: Vavassori, Robotti, Aggradi, Frateschi, Orlando, Emoli, Crosio, Montico, Pontoni, Del Grosso, Barengo.
Arbitro: Angelini di Firenze.
Reti: 27' pt David (V); 34' st Cappellaro (V), 42' Frateschi (J).

1955 (12-21 febbraio)
In uno stadio dei Pini in parte ristrutturato (per una spesa, allora non indifferente, di oltre 60 milioni di lire), nuova affermazione del Lanerossi Vicenza. Anche se il torneo si apre con il roboante 10-1 rifilato dal Bologna all'Austria Vienna: fra i rossoblù, autore di una doppietta, l'emergente Ezio Pascutti, bomber del Bologna campione d'Italia nel 1964. A valanga pure il Milan (8-0 sul Chiasso), in cui si segnalano futuri personaggi quali Gastone Bean, Giuseppe "Pippo" Marchioro, Osvaldo Bagnoli e Luigi Radice. Nella Fiorentina, in porta, altro nome eccellente, Giuliano Sarti, che mantiene inviolata la propria porta nella semifinale contro la Sampdoria: ma il sorteggio premia i blucerchiati di Mialich e Recagno. Finale di marca veneta decisa da una doppietta di Renzo Cappellaro, che nelle sue partecipazioni alla rassegna viareggina ha realizzato in tutto 14 reti, bottino ancora oggi ineguagliato. Finisce imbattuto, invece, il compagno Luison e pure questo è un record tuttora inviolato. Nell'attacco del Vicenza anche il futuro avvocato Sergio Campana, attuale presidente dell'Associazione Calciatori.

Vicenza-Sampdoria 2-0 Vicenza: Luison, Burelli, Pavinato, David, Zoppelletto, Prior, Ghirardelli, Menti, Campana, Guerra, Cappellaro.
Sampdoria: Badino, Bodrato, Rossi, Ottonelli, Mialich, De Grassi, Bolzoni, Del Grosso, Uzzecchini, Recagno, Righetto.
Arbitro: Maurelli di Roma.
Reti: 43' pt e 19' st Cappellaro

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