Obiettivo calcio

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mercoledì 18 aprile 2012

Viareggio Cup Story - 3a puntata (1961-1965)

Prosegue dopo parecchio tempo l'excursus sulla storia del Torneo di Viareggio, oggi meglio conosciuta come Viareggio Cup. Un romanzo popolare in cui si specchia una buona parte del calcio italiano e che merita di essere riletto con passione, per ricordare i tanti giovani che hanno calcato la passerella viareggina per diventare poi campioni affermati. (Gianluca Grassi)


1961 - JUVENTUS

Arriva anche la prima volta della Juventus che rispetta il ruolo di favorita. Bianconeri subito in evidenza nel turno eliminatorio, con doppio successo ai danni del Bayern Monaco che schiera in porta il futuro nazionale Sepp Maier. Il Rijeka s'inchina a una convincente Inter (nelle cui file si fa notare un terzino assai promettente, tale Giacinto Facchetti), mentre l'Udinese, dopo aver vinto gara uno (2-0), alza bandiera bianca nel ritorno (0-4) dinanzi alla Dinamo Zagabria a dispetto di un portierino niente male destinato a entrare nella leggenda: Dino Zoff. Nei quarti Juve senza problemi contro il Dukla (doppietta di Ninni, poi Casale e Cavallito), Vicenza e Inter fanno fuori rispettivamente Fiorentina e Torino, il Milan elimina ai rigori la Dinamo Zagabria. In entrambe le semifinali si arriva all'epilogo dal dischetto: Mazzia rifila un "sei su sei" (allora era previsto che uno stesso calciatore potesse battere tutti i tiri) indigesto al Milan, il vicentino Stenti lo imita mandando a casa l'Inter (3-3 dopo i supplementari). Finale decisa da una doppietta dello juventino Dario Cavallito.

Juventus-Vicenza 2-0
Juventus: Ferrero (Cassani), Bello, Benedetto, Mazzia, Rapetti, Dianti, Stacchini, Cavallito, Gabetto, Castano II, Ninni.
Vicenza: Filippi, Zanon, Galassin, Ghirardello, Stenti, Piola, Busato, Fontana, Boschi, Rigotto, Facci.
Arbitro: Rigato di Mestre.
Reti: 22' e 39' st Cavallito.

1962 - INTER

Nell'albo d'oro entra l'Inter dell'irresistibile tandem Mazzola-Boninsegna (due gol il primo e quattro il secondo). Nerazzurri senza ostacoli dall'inizio alla fine. A fare le spese della superiorità nerazzurra sono il Progressul Bucarest (2-1 e 3-3 nel turno eliminatorio), il Vicenza (2-0), il Torino (2-0) e in finale la Fiorentina di Ulivieri, Brizi e Veneranda (che con sei centri vince la classifica marcatori): a Petroni, che realizza un gol per tempo, risponde per i viola il solo Nuti. Per la serie "saranno famosi" visti all'opera nella Sampdoria il roccioso difensore Francesco Morini (pedina inamovibile nella retroguardia della Juventus che vince cinque scudetti dal 1972 al 1978) e la veloce ala destra Giancarlo Salvi (269 presenze fra A e B in maglia blucerchiata prima di fare la chioccia nel Vicenza all'emergente Paolo Rossi).

Inter-Fiorentina 2-1
Inter: Colombo, Masetto, Longoni, Del Maso, Faggio, Bruschettini, Nannini, Fusari, Petroni, Mazzola, Boninsegna.
Fiorentina: Santini, Ulivieri, Brunetti, Brizi, Poncini, Orlandi (Ceccherini), Ronchi, Nuti, Corbi, Canepele, Veneranda.
Arbitro: Adami di Roma.
Reti: 33' pt Petroni (I); 5' st Nuti (F), 33' Petroni (I).

1963 - SAMPDORIA

L'Inter ci riprova con uno scatenato Boninsegna (con cinque reti miglior marcatore del torneo), ma sulla sua strada incrocia in semifinale la forte Sampdoria dove, a Morini a Salvi, si è aggiunto Frustalupi, mezzala col fiuto del gol: finisce 4-2 dopo i supplementari e decisiva risulta proprio una doppietta di Frustalupi. I doriani pescano in finale il Bologna che, dopo aver stentano nel primo turno contro il CSKA Sofia (4-2 e 2-3), ha avuto la meglio sul Daring Bruxelles (4-0) e Dukla Praga (1-0): arbitro Concetto Lo Bello, all'iniziale vantaggio rossoblù di Ragonesi rispondono Pienti e Bertolazzi. Due eventi danno ancora maggior lustro al "Viareggio": la Rai si occupa per la prima volta della Coppa Carnevale, mentre l'ex Ct della Nazionale Vittorio Pozzo vince la prima edizione del premio giornalistico intitolato a Bruno Roghi, storico direttore della Gazzetta.

Sampdoria-Bologna 2-1
Sampdoria: Valeri, Vezzoso, Trinchero, Forante, Morini, Barbarini, Bertolazzi, Frustalupi, Salvi, Pienti, Malventi.
Bologna: Maschi, Farina, Bonzi, Trombetta, Nonino, Tentorio, Corradi, Rossini, Pace, Ragonesi, Veronesi.
Arbitro: Lo Bello di Siracusa.
Reti: 31' pt Ragonesi (B); 25' st Pienti (S), 27' Bertolazzi (S).

1964 - DUKLA PRAGA (CEC)

Il Viareggio resta stregato per il Bologna che perde la seconda finale consecutiva. Rossoblù da applausi contro il forte Partizan nel primo turno (1-0 e 0-0), poi Roversi, Pace e compagni eliminano ai rigori sia la Juventus che la Roma. Giochi fatti? Nemmeno per sogno, perché dal cilindro ecco uscire il nome del Dukla Praga. Eliminato il Genoa, i cechi s'impongono ai rigori contro la Fiorentina di Ferrante e Brugnera e soprattutto si sbarazzano 2-0 del forte Ferencvaros, la miglior squadra per gioco espresso. Un gol per tempo (Vesely e Urbanek) e il Dukla sale per la prima volta sul gradino più alto del podio, dando inizio alla serie che vedrà la formazione di Praga trionfare in Versilia altre cinque volte.

Dukla Praga-Bologna 2-0
Dukla Praga: Vencel, Crarsa, Zinart, Tesar, Migas, Urbanek, Nederost (Smuda), Vesely, Mordvek, Rodr, Kabat.
Bologna: Spalazzi, Roversi, Magnani, Trombetta, Tentorio, De Mecenas, Corradi, Cardini, Vitali, Pace, Tonoli.
Arbitro: Righi di Milano.
Reti: 12' pt Vesely; 29' st Urbanek.

1965 - GENOA

Edizione travagliata. Fiorentina e Tolone ripetono il ritorno del turno eliminatorio (vinto dai francesi 1-0) in quanto erano stati disputati i supplementari in realtà non previsti dal regolamento: il replay dà ragione ai viola che però nei quarti devono inchinarsi al gol del genoano Massucco, giustiziere (doppietta) poi del Milan in semifinale. Percorso netto anche per la Juventus (ko Austria Vienna, Bologna e Ferencvaros) che a centrocampo si avvale del moto perpetuo di Beppe Furino: il palermitano conquisterà in bianconero (361 partite in A) otto scudetti, due Coppe Italia, una Coppa Uefa e una Coppa delle Coppe. La finalissima viene giocata due volte, dopo che la prima partita era stata sospesa all'inizio della ripresa sullo 0-0 per impraticabilità del campo. Replay in perfetta parità (2-2) dopo i supplementari e la prima serie di rigori (6-6), nel regolamento non si prevede di proseguire ad oltranza, si va al sorteggio e la monetina premia i Grifoni (tra i migliori, Aldo Agroppi e Carlo Petrini).

Genoa-Juventus 2-2 dts (Genoa per sorteggio)
Genoa: Tarabocchia, Bonvicini, Campora, Nocentini, Venturelli, Agroppi, Corucci, Citarella, Petrini, Massucco, Gallina.
Juventus: Corti, Maggioni, Vacca, Massari, Coramini, Castello, Villa, Furino, Zandoli, Antonioli, Mantovani.
Arbitro: De Marchi di Pordenone.
Reti: 10' pt Antonioli (J), 23' Corucci (G); 15' st Petrini (G), Massari (J)


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